Weekend but it’s not the end

Come l’abbiamo scritto forse non sarà corretto, l’importante è  che abbiate capito.

Il ritorno progressivo alla vita normale, come avrete notato (voi ultimi superstiti) ci sta allontanando dall’abitudine di scrivere un pensiero ogni sera.

Sinceramente lo stiamo prendendo come un buon auspicio per i giorni a venire.

(Siamo ottimisti, i fornitori hanno detto sì)

Ma oltre il buon auspicio, è segno che le routine cominciano a girare come prima, per cui già prevediamo che saremo meno costanti. Inoltre come abbiamo già detto cambiano anche le priorità.

Prima di tutto abbiamo l’appuntamento settimanale della “visita congiunti”.

Perciò Vi auguriamo un buon fine settimana.

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<< se non v’è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l’ha scritta, e anche un pochino a chi l’ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta. >>

Ma come ti vesti?

Avevate in progetto una cerimonia in una data stagione?

Avevate pronto già il vestito, ma nel frattempo una catastrofe si è abbattuta sul pianeta?

State ringraziando di essere ancora vivi e pertanto non demordete dal vostro progetto di organizzare quell’evento?

Ma la prima data disponibile non è propriamente nel periodo che avevate nella testa?

Niente paura! Vi toccheranno quegli stessi vestiti ma vi dovrete adattare al clima.

Lei fa ancora in tempo a modificarlo.

Lui NO!

Lui morirà disidratato, e dovrà munirsi di deodorante elimina odore.

Lei NO!

Quando hai speso un occhio della testa per il tuo outfit fai come loro:

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Ti fanno spendere una mezza piotta solo per il vestito da lavoro, quando magari fai l’animatore per bambini, o il muratore. Ma immagina che figurone!

<< … il rispetto che io porto al suo abito è grande: ma se qualche cosa potesse farmelo dimenticare, sarebbe il vederlo indosso ad uno che ardisse di venire a farmi la spia in casa.>>

Pieghe di felicità

Tutti noi abbiamo la foto sul fasciatoio.

E se crescendo le cose non sono migliorate era per il fatto che avevamo le ossa grandi.

Oppure ci si diceva di rispondere che non eravamo grassi, piuttosto eravamo robusti.

Nella peggiore delle ipotesi i genitori ti prendevano in giro per le “ciambelle” o per le “pieghe”.

Ora non stiamo parlando di Lui che ormai ha la tipica conformazione a mela (e nonostante le cattive abitudini del lockdown poteva andargli peggio).

Stiamo parlando di quelle che per noi sono pieghe di felicità, ovvero dei nostri nipoti che sono ancora nell’età in cui “la morbidezza è tutto”.

Questo weekend sarà anche stato uggioso, tempestoso e con quel pizzico di incertezza del periodo. Ma a noi che ce frega? Abbiamo visto le pieghe di felicità.

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Post scriptum: l’apoteosi sarebbe stata con un paninazzo di mortazza in mano.

<<…e trovò alcuni parenti più prossimi, ch’erano stati invitati in fretta, per farle onore, e per rallegrarsi con lei de’ due felici avvenimenti, la ricuperata salute, e la spiegata vocazione. >>

Almanacco del giorno



Venerdì, 29 Maggio 2020
S. MASSIMINO VESCOVO

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Settimana n. 22
Giorni dall’inizio dell’anno: 150/216


A Roma il sole sorge alle 04:39 e tramonta alle 19:36 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 04:39 e tramonta alle 20:02 (ora solare)
Luna: 0.36 (tram.) 10.53 (lev.)


Proverbio del giorno:
Tra maggio e giugno fa il buon fungo.


Aforisma del giorno:
La ricchezza somiglia all’acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete. (Arthur Schopenhauer)

Diciamo che non c’è molto da raccontare, perciò facciamo un pochino di servizio pubblico. Le uniche cose che stanno cambiando sono i maggiori contatti umani  (di Lei, Lui ancora non si fida). Che sia chiaro, solo congiunti.

(Che poi sta storia dei congiunti, ancora non si capisce).

Lei fino ad una settimana fa era quella che non usciva e che trovava ogni scusa buona per usare i servizi di delivery, sia per la spesa sia per la qualunque.

Sin ora però la cosa che rimane immutata è il battibecco giornaliero per scrivere due righe. (Non perpetriamo pubblicamente la polemica, che finisce a schifìo).

Ricordate che domani è:

Sabato, 30 Maggio 2020
S. FELICE I PAPA, S. FERDINANDO

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Settimana n. 22
Giorni dall’inizio dell’anno: 151/215


A Roma il sole sorge alle 04:38 e tramonta alle 19:37 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 04:38 e tramonta alle 20:03 (ora solare)
Luna: 1.10 (tram.) 12.05 (lev.)
Luna: primo quarto alle ore 04.30.


Proverbio del giorno:
La verità è come l’olio, torna sempre a galla.

Magari non solo quella.

<< Dopo quella sedizione del giorno di san Martino e del seguente, parve che l’abbondanza fosse tornata in Milano, come per miracolo.>>

 

La Tivvù

La TV ci dona sempre nuove emozioni, dopo la disfatta del Ménage à trois

… siamo rimasti rapiti un reality in cui due coppie si scambiano le mogli.

Ma che avete capito, panda curiosi! Si scambiano in pratica la vita per un paio di giorni instaurando le regole di due nuclei familiari diversi, per poi stravolgerle nuovamente a fine esperienza.

Ecco, questo è masochismo. Già non è semplice in due, ma addirittura voler fare uno swap…

Ci stiamo guardando negli occhi: già è difficile che ci stiamo adattando alle abitudini dell’altro\a… che altro c’è da aggiungere?

E quando pensi che al peggio non c’è fine… ecco che nell’intervallo arriva la pubblicità delle app per incontri extra coniugali.

Perplessitudine

Per quel che riguarda noi, rifissiamo una data che è meglio!

<< Donna Prassede non s’appagava d’una risposta simile; replicava che ci volevan fatti e non parole; si diffondeva a parlare sul costume delle giovani, le quali, diceva, “quando hanno nel cuore uno scapestrato (ed è lì che inclinano sempre), non se lo staccan più.>>

Il segreto della felicità…

Metti tutto quello che è successo. Metti i sogni rimandati…

E tutto ciò che è necessario per passare indenni questa situazione.

Le piante aromatiche sul balcone…

La passione per la panificazione (Lui ora come ora se la sposa principalmente per la dimestichezza con i lievitati).

Ma qual è il vero segreto della felicità?

Oggi noi l’abbiamo riscoperto dopo almeno tre mesi di lockdown.

Pane fresco e mortadella!

Ma lei è arrivata anche a superare questo: bagel al sesamo, mozzarella di bufala e mortazza!

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<< …non bandiva l’orgoglio, anzi lo santificava e lo proponeva come un mezzo per ottenere una felicità terrena. >>

Le notizie che non t’aspetti

Poi accade che nella frenesia di capire cosa succederà da qui all’estate, per fortuna arrivano anche le notizie inaspettate: quelle belle, che rilanciano nuovi obiettivi.

Chi ha deciso di iniziare un progetto di vita, c’è chi ha deciso di mettere un’ipoteca sul futuro.

Noi abbiamo sempre l’obiettivo di sposarci, come fosse un “Grosso Grasso Matrimonio” nostrano. Ma come sarà un matrimonio post emergenza?

Immaginiamo senza alcun buffet tanto per non creare panico da assembramento. Sin ora siamo stati abituati alla ressa da frittura, alla fila da porchetta e perché no all’attesa da crudo. Poi noi sposi non dobbiamo fare la fila.

Comunque da quanto potranno essere i tavoli?

I non congiunti saranno separati da plexiglass? Al posto del centro tavola avremo tanti pannelli trasparenti? O delle bolle gonfiabili?

L’animazione per i bambini sarà del tutto cancellata? Quindi chi si porterà i bambini se li sbologna pure? Oppure saranno tutti bardati come se stessero giocando a bubble soccer?

Siamo curiosi di sapere come faremo.

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<< Bisognava ogni giorno sostituire, ogni giorno aumentare serventi pubblici di varie specie: monatti, apparitori, commissari>>

 

 

 

 

Qualunquismo qualunque

Ripetiamo qualunquemente che gli argomenti languono per cui non ci rimane altro che scagliarci contro il qualunquismo.

Ce l’hanno ripetuto fino alla frantumazione dei nostri organi riproduttivi che “ne usciremo migliori”. Ma de che!!! Imperversa sempre di più il qualunquismo qualunque e razzismo diffuso in tutte le sue forme. Per carità l’emergenza sociale continua, così come continuano le contraddizioni in questo paese.

Dovremmo sistemare una miriade di cose che molto probabilmente non sistemeremo mai… però giocare col nervo scoperto di chi “la fa semplice”, non va affatto bene.

Studiate, leggete, informatevi e Formatevi! Con tutta l’umiltà di dire spesso e volentieri “scusa ma non lo so”. Accettare il “non sapere” è il primo passo verso una ricerca consapevole.

Nel frattempo Lei la stiamo tenendo buona perché è a rischio rissa.

Poi sto matrimonio tocca farlo a Rebibbia.

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<<In faccia al podestà, in atto d’un rispetto il più puro, il più sviscerato, sedeva il nostro dottor Azzecca-garbugli, in cappa nera, e col naso più rubicondo del solito: in faccia ai due cugini, due convitati oscuri, de’ quali la nostra storia dice soltanto che non facevano altro che mangiare, chinare il capo, sorridere e approvare ogni cosa che dicesse un commensale, e a cui un altro non contraddicesse. >>

 

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Questo ha pensato Lui, quando sul foglio degli appunti dell’argomento quotidiano Lei ha scritto la seguente lista:

– Teatro

– Concerti

– Arte

– DANCE HALL

Ma che davero? Ma non era meglio dire discoteca?

Lei dice che a quasi quarant’anni in discoteca ci vanno i pischelli, lei se ne va a ballare all’aperto d’estate. Tra l’altro Lei ora vorrebbe malmenarlo perchè sta mandando in vacca il suo pensiero. Quindi torniamo seri.

Come faremo questa estate senza teatro all’aperto (come il Globe Theatre di Villa Borghese a Roma), senza andare a sentire un concerto in qualche spazio estivo. Lei sta rimpiangendo anche le vecchie rassegne Rock che ormai di rock non hanno più nulla.

E poi le “Dance hall” estive (nella versione più raggae del termine).

Come faremo?

Ci consoleremo con il mare… ah no… dobbiamo ancora aspettare le disposizioni del comune su come andare a farci il bagno.

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<< Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte>>

D’in su la vetta… verme solitario

Abbiamo fame.

Abbiamo il frigo pieno… abbiamo anche cenato, ma abbiamo fame.

Lei non è possibile controllarla nei suoi pomeriggi tra le faccende di casa e gli spuntini fuori orario… litri di latte e caffè… più latte che caffè. Viaggiamo ormai con 3 litri a settimana.

Lui e la voglia di salato. Patatine… patatine a iosa…

Ed oggi, una voglia spasmodica di affettati, latticini, porchetta. Tutta roba da fraschetta, ma purtroppo o per fortuna il banco fresco non sembra facilmente raggiungibile negli orari a noi concessi.

Fame.

Lei mi guarda con la mano nella scatola dei cereali, i quali vengono divorati a manciate. direttamente dall’imballaggio. Io nel frattempo ho appena trangugiato un mezzo etto di parmigiano (e non sono un grande amante dei formaggi).

Noia? Fame nervosa? Pasti insufficienti?

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<< Quivi un gran frastono confuso di forchette, di coltelli, di bicchieri, di piatti, e sopra tutto di voci discordi, che cercavano a vicenda di soverchiarsi. >>

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